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Napoli, pronto soccorso chiuso da 3 anni: muore neonata respinta da ospedale

È accaduto a Boscotrecase, dove il reparto d'urgenza è chiuso dall'emergenza Covid. La piccola, che aveva appena compiuto 3 mesi, è stata trasportata in un'altra struttura quando ormai non c'era più nulla da fare. Aperta un'inchiesta

Pronto soccorso - Fotogramma
Pronto soccorso - Fotogramma
27 dicembre 2023 | 18.52
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Crisi respiratoria forse causata dalla bronchiolite, neonata muore dopo il trasporto in due ospedali: nel primo il pronto soccorso è chiuso dall'emergenza Covid. Aveva appena compiuto 3 mesi, una neonata di Torre Annunziata (Napoli) morta dopo essere stata colpita da una crisi respiratoria. Durante le feste natalizie, la piccola è stata portata dal papà all'ospedale di Boscotrecase, dove però il pronto soccorso è chiuso da oltre tre anni (non ha mai riaperto dopo l'emergenza Covid). La bambina è stata dunque respinta e indirizzata all'ospedale di Castellammare di Stabia, dove è arrivata quando ormai per lei non c'era più nulla da fare. Nonostante i tentativi di rianimazione, i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un'inchiesta. La vicenda è stata anticipata oggi sulle pagine del quotidiano Il Mattino. Il padre della bimba avrebbe chiesto l'intervento del 118 ed è sceso in strada ad attendere l'ambulanza con la figlia in braccio.

La bimba respirava già a fatica. Un passante, visto il prolungarsi dell'attesa, si è offerto di accompagnare l'uomo e la piccola verso l'ospedale più vicino, quello di Boscotrecase. Qui, però, si sono trovati respinti all'ingresso dalle guardie giurate. Quando sono giunti all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, ormai era troppo tardi. "È una tragedia assurda - dichiara il deputato dell'Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli - purtroppo in alcuni pronto soccorso della Campania non si riesce a riaprire i pronto soccorso dopo il covid a causa della mancanza di personale. Spesso i bandi per medici e chirurghi vanno deserti. Inoltre a causa dei tagli del governo e delle norme sulla distribuzione nazionale dei fondi nella nostra regione arrivano sempre meno risorse per la sanità. Il risultato è la desertificazione sanitaria".

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