cerca CERCA
Lunedì 20 Maggio 2024
Aggiornato: 10:40
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Assalto a tir e portavalori, maxi-blitz nel foggiano: 17 arresti

Le rapine venivano commesse con mitragliatori kalashikov, jammer per bloccare le comunicazioni e veicoli incendiati per darsi alla fuga

Assalto a tir e portavalori, maxi-blitz nel foggiano: 17 arresti
03 novembre 2022 | 10.59
LETTURA: 4 minuti

Maxi operazione della polizia nel comune di Cerignola (Foggia), a carico di diverse persone ritenute responsabili di rapine pluriaggravate a furgoni portavalori, rapina in concorso, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi, anche da guerra, violenza privata e riciclaggio, ricettazioni e sequestro di persona. Sono 17 gli arrestati, tutti di estrazione cerignolana e barese, indiziati di appartenere o essere fiancheggiatori di una spietata associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di un numero imprecisato di delitti contro il patrimonio e in particolare di rapine pluriaggravate ai danni di furgoni portavalori, ovvero adibiti al trasporto di merce di ingente valore economico e dei reati fine di rapina in concorso, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi, anche da guerra, violenza privata e riciclaggio, ricettazioni e sequestro di persona.

Le rapine venivano commesse anche usando jammers, ovvero disturbatori di frequenza ad ampio raggio, che impedivano le comunicazioni via radio e smartphone con le sale operative delle forze dell’ordine e delle ditte di trasporto. Altro metodo usato per ostacolare o ritardare la reazione da parte delle forze di polizia e guadagnare più facilmente la fuga era il blocco della viabilità con veicoli appositamente incendiati.

Dalle indagini, partite da un assalto a un furgone portavalori messo a segno nel luglio 2020, è emerso che il gruppo criminale organizzava le rapine secondo un articolato schema operativo 'marcatamente paramilitare'. Dietro ogni assalto c'era un’accurata pianificazione, a cui partecipavano oltre 10 persone con ruoli ben definiti in ogni fase dell’azione. Gli assalti finiti al centro dell'indagine sono stati eseguiti con auto, mezzi pesanti e mezzi d’opera provento di furti, consumati da fiancheggiatori dell’associazione. Nel corso delle azioni criminali sono state utilizzate armi di vario calibro, selezionate a seconda dell’obiettivo da colpire, tra le quali armi da guerra come i kalashnikov.

Il gruppo criminale, prima di ogni assalto, compiva sopralluoghi e monitoraggio dei transiti dei veicoli da assaltare e preparava la scena del crimine, già alcune ore prima del colpo, mediante il taglio o smontaggio di porzioni di guardrail, la predisposizione di catene e bidoni con chiodi a punta multipla, la collocazione dei mezzi da utilizzare per bloccare i veicoli blindati da assaltare, la chiusura del tratto stradale mediante il getto di chiodi a punta multipla e la frapposizione di mezzi pesanti e di veicoli provento di furto, ovvero di autovetture sottratte, con minaccia o violenza, ai viaggiatori in transito durante l’assalto, talvolta dandole alle fiamme per ostacolare o ritardare la reazione da parte delle forze di polizia.

Gli elementi di prova raccolti hanno fatto emergere un grave quadro indiziario a carico del gruppo criminale, particolarmente organizzato e capace di colpire obiettivi diversificati e ubicati ben oltre i confini territoriali di residenza, spesso in prossimità dei principali snodi logistici delle ditte, impegnate non solo nel trasporto di valori e Tle, ma anche di altre tipologie di merce. Tutti gli assalti sono stati caratterizzati da una particolare violenza e spregiudicatezza, esponendo a un rischio elevato tutte le vittime dirette e le persone presenti sul teatro dell’azione.

''Il contrasto all’azione delle organizzazioni criminali, tutte stanziate in Puglia e specializzate negli assalti a furgoni portavalori, a tir che trasportano tabacchi lavorati esteri e caveau di società di vigilanza privata, in tutto il territorio nazionale, costituisce da oltre 3 anni un obiettivo strategico della direzione centrale anticrimine della Polizia. Gli esiti d’indagine si aggiungono ad alcune operazioni recentemente concluse dal Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre Mobili interessate, che hanno permesso di disarticolare gruppi criminali composti da pregiudicati foggiani e baresi, dediti stabilmente alla consumazione di tali gravissimi reati'', ha detto il direttore centrale anticrimine della Polizia, Francesco Messina, sottolineando che ''non di rado, peraltro, dalle indagini sono emerse cointeressenze tra gli arrestati e clan operanti nell’ambito della cosiddetta 'quarta mafia'''.

''Nel periodo considerato - ha sottolineato Messina - sono state arrestate 71 persone e oltre 30 sono state denunciate e indagate in stato di libertà, a seguito di indagini che hanno riguardato undici episodi di tentata rapina, 3 rapine consumate e un furto aggravato avente ad oggetto sportelli bancomat; inoltre, sono stati sequestrati cinque fucili mitragliatori Kalashnikov, un fucile a pompa e cinque pistole''. ''Tra le più significative attività di repressione, ritengo opportuno citare l’operazione conclusa nel luglio 2020 a Brindisi, con l’arresto di 9 persone, l’operazione conclusa nel marzo 2021 a Novara, con l’arresto di 7 persone, l’operazione conclusa nel giugno 2021 a Modena, con l’arresto di 5 persone, l’operazione conclusa nel marzo 2021 a Brescia, con l’arresto di 31 persone e, da ultimo, l’operazione conclusa nello scorso mese di ottobre ad Avellino, con l’arresto di 4 persone, tra cui un latitante colpito da un provvedimento di custodia cautelare per associazione di tipo mafioso'', ha concluso.

Le indagini sono state condotte dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dalla Squadra Mobile della Questura di Foggia, coordinate dalla locale procura.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza